Roberto Crippa
Monza – 1921 / Bresso – 1972
Gaetano, noto come Roberto, Crippa nasce a Milano nel 1921.
Nel 1945 comincia a dipingere in stile con influenze cubiste e aderisce al movimento spazialista con Lucio Fontana, Carlo Cardazzo, Beniamino Joppolo, Milena Milani, etc
Dopo il diploma all’Accademia delle Belle Arti di Brera, partecipa subito alla Biennale di Venezia nel 1949 ed espone alla Triennale di Milano.
A seguito dell’amicizia con Fontana, diventa uno dei firmatari del terzo “Manifesto dello Spazialismo” del 1950. Nel 1951 partecipò anche al “Manifesto dell’Arte Spaziale”.
All’inizio degli anni ’50 la sua opera si concentra su una serie dipinti di carattere geometrico e astratto detti Spirali.
Dopo il successo internazionale delle sue opere, Crippa raggiunge New York dove entra in contatto con i surrealisti Max Ernst, Victor Brauner ed espone in diverse gallerie. Nel frattempo, le Spirali cambiano, diventando più marcate, incisive e intrecciate tra di loro. Queste figure, sviluppate tra il 1954 e il 1956 vengono definite Totem.
Nel 1955 cambia orizzonti, passando alla produzione di opere polimateriche, che popolano una personale presso la galleria del Naviglio a Milano. L’ispirazione dei dipinti polimaterici viene sviluppata ulteriormente, con la produzione di opere ispirate al simbolismo primitivo. Queste opere sono protagoniste della sua esposizione alla Biennale del 1958.
Appassionato di acrobazia aerea, nel 1962, sopravvissuto da un incidente di volo, Crippa è costretto sulla sedia a rotelle per quasi un anno, ma non si ferma la sua produzione artistica, che lo porta a esporre in giro per l’Europa e per gli Stati Uniti. In questa fase Crippa dipinge paesaggi e le famose amiantiti, non-dipinti realizzati con sottili fogli di amianto applicati su una tavola incisa.
Negli anni Settanta Roberto Crippa si è occupato anche di mail art. Una sua cartolina, indirizzata ad Eraldo Di Vita a Milano, è pubblicata anche sulla sua monografia.
Nel 1972 durante un volo di preparazione ai Campionati Mondiali l’aereo di Crippa precipitò nei dintorni di Bresso, uccidendo l’artista e il suo allievo Piero Crespi.