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Emilio Tadini 

Milano, 1927 – 2002

Emilio Tadini è nato a Milano nel 1927 ed è stato un artista eclettico e poliedrico dello scenario italiano.

Dopo essersi laureato in Lettere presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Tadini ha iniziato la sua attività letteraria ad appena 20 anni e da allora non interrompe mai la sua passione per la scrittura e pubblica saggi, romanzi, poesie e monologhi. Traduce anche opere importanti del Novecento come Stendhal, Pound, Eliot, Céline, Faulkner per editori come Einaudi e tanti altri.

Ha esposto le sue prime opere durante gli anni sessanta. La sua prima mostra è a Venezia alla Galleria del Cavallino e il suo primo collezionista è l’artista Tancredi. È stato invitato alla Biennale di Venezia nel ’78 e ’82.

Il suo lavoro pittorico si sviluppa in cicli, lasciandosi influenzare dalla Pop Art, dalla pittura di De Chirico e Picasso e sviluppa un linguaggio sempre più raffinato, originale di onirico di figurazione.

Nel 2001 si è tenuta a Milano a Palazzo Reale la sua ultima retrospettiva. L’anno dopo Emilio Tadini si spegne e due anni dopo, presso il Palazzo Reale di Milano, Fondazione Corriere della Sera organizza il Convegno Le figure, le cose, a cui partecipano personaggi di spicco della cultura, dell’arte, del giornalismo come Ferruccio de Bortoli, Umberto Eco, Paolo Fabbri, Valerio Adami, Carlo Arturo Quintavalle.

In sua memoria è stato fondato nel 2008 un museo a Milano, Spazio Tadini, inserito all’interno del circuito Storie Milanesi. È stato fondato da Francesco Tadini e Carmela (Melina) Scalise e sono in mostra permanente opere pittoriche e letterarie di Emilio Tadini, è possibile visitare il suo atelier e anche mostre di arte contemporanea. Il museo è anche sede dell’archivio di Emilio Tadini.

Opere

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