David Simpson
California, 1928
David Simpson è nato in California nel 1928 e con la sua arte ha esplorato le varie possibilità dell’astrazione sin dai primi anni ’50, riscontrando grande successo nello scenario artistico.
Nel 1963 fu scelto dalla curatrice del museo d’arte moderna di New York, Dorothy Miller, per partecipare alla grandiosa serie di mostre collettive d’arte contemporanea americana.
Nel 1964 ha preso parte alla famosa mostra di Clement Greenberg Post Painterly Abstraction al museo d’arte della contea di Los Angeles; in quel periodo Simpson dipingeva quadri astratti derivati dal paesaggio.
Negli anni ’70, si dedicò maggiormente all’astrazione senza abbandonare la continua relazione con il paesaggio.
Solo con la scoperta, nel 1987, di un nuovo mezzo acrilico trova il modo di abbracciare la monocromia. Simpson adopera, infatti, per i suoi monocromi una pittura acrilica con delle proprietà interferenziali, che creano un effetto ottico simile all’iridescenza. In base all’angolatura da cui si osservano le tele, si percepiscono diverse sensazioni coloristiche, permettendoci di sperimentare diverse esperienze artistiche osservando un unico quadro.