Pier Paolo Calzolari
Bologna 1943
Il lavoro di Calzolari è quanto di meno ripetitivo e scontato si possa riscontrare nel panorama artistico degli ultimi cinquant’anni; l’arte, infatti, è per questo artista luogo di trasformazione che si avvale di materiali effimeri e precari.
Sin dalle prime esposizioni, avvenute a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, l’interesse dell’artista si concentra sulle possibilità dei materiali non tradizionali nelle arti visive.
Questa ricerca così variegata trova il comune denominatore nella tematica della trasformazione, degli oggetti come dei materiali.
La vicinanza con Urbino e, in particolare, la sua stretta amicizia con Paolo Volponi, incidono sul suo ricco percorso culturale.
La sua inquietudine lo spinge a soggiornare in vari paesi del mondo ed il suo istinto ad amare in vari modi e maniere, così come, in vari modi e maniere, egli usa i materiali per i suoi prodotti artistici.
Se fino al 1972 privilegia l’uso di sali, ghiacci, animali, vegetali, nel decennio successivo la sua attenzione si viene focalizzando su “azioni” che utilizzano elementi dell’architettura, della danza, del teatro, del cinema, con soluzioni e innesti dalla letteratura e dalla musica.
Al termine di questa fase, nel 1979, è la pittura ad avere il sopravvento e a modificare il quadro di riferimento.
La fase successiva, culminante in una serie di grandi dipinti ad olio, pone in essere, con strumenti differenti, le medesime esigenze di ricerca attorno al sublime che resta ancor oggi il punto centrale della sua ricerca.
Nella fase più recente del lavoro di Calzolari il dialogo con la storia si è fatto più serrato, quasi a sviluppare quell’attitudine a “determinare incontri” dichiarati già nel 1969 nel suo testo “La casa ideale”.
Inizia ad esporre allo studio Bentivoglio a Bologna per proseguire alla galleria Sperone a Torino.
Da quegli anni data la sua fama quale esponente dell’Arte Povera in Italia, che lo ha portato ad essere rappresentato ed esposto in molti Musei Internazionali.
Nel 1999 espone a Le Crestet ed alla Galleria d’Arte Moderna, Villa delle Rose a Bologna.
Negli ultimi anni ha presentato mostre personali a Parigi, Tours, Lausanne, Saint-Paul-de-Vence, Colonia, Atene, Anversa, Firenze, Roma, Torino, Modena.