3.11.2020 | 3.12.2020
“Io buco; passa l’infinito da lì, passa la luce, non c’è bisogno di dipingere…”
È stato l’aforisma principale della personale Un mese con Lucio Fontana. Sarà sempre la luce la protagonista della nuova mostra che si terrà presso la Galleria Tonelli.
Ad esporre è Paolo Scirpa, anche chiamato “calligrafo della luce elettrica” da Restany. Artista siciliano classe 1934, noto per le sue opere al neon caratterizzate da una luce travolgente e da uno slancio verso l’infinito.
“L’infinito mi ha fatto sempre riflettere intimamente ed è stato il movente del mio operare artistico volto anche ad indagare i diversi livelli della realtà estetica all’interno della nostra società tecnologica e consumistica.”
Scirpa realizza i Ludoscopi, opere tridimensionali che propongono la percezione di profondità fittizie abolendo il limite tra reale e illusorio. Ma ancora più affascinanti e catalizzatori dell’attenzione di pubblico e studiosi sono i suoi pozzi, che Munari definisce dei “buchi verso l’ignoto. […] Una penetrazione nello spazio dove puoi partire seguendo le prime tracce ma poi ti perdi nel buio dove c’è assenza di gravità e di forme.”
Nessuno, finora, è andato in fondo a questi buchi per raccontarci che cosa ha visto.
Into the light. ripropone questo viaggio che magari qualcuno riuscirà a compiere e raccontare…