Jacques Villeglé
Quimper, Francia – 1926
Jacques Villeglé, classe 1926, nasce a Quimper, in Francia. Studia pittura e disegno alla École des Beaux-Arts di Rennes, dove si stringe una forte amicizia con Raymond Hains. Dopo un’esperienza lavorativa presso un architetto, si iscrive alla facoltà di architettura alla École des Beaux-Arts di Nantes, ma decide successivamente di abbandonare gli studi a favore della sua creazione artistica.
Inizia raccogliendo fili d’acciaio, oggetti trovati che poi assembla con una vera e propria pratica artistica, arrivando a concentrarsi sui manifesti soprattutto in seguito al trasferimento a Parigi.
Villeglé strappa il blocco di manifesti spesso affissi gli uni sugli altri e, attraverso la tecnica del décollage, ne strappa a sua volta dei pezzi per mettere in luce ciò che figurava nel poster sottostante, iniziando a comporre una sorta di “poesia visiva” attraverso le parole che emergevano.
Nel 1960 aderisce al movimento del Nouveau Réalisme, fondato lo stesso anno da Pierre Restany, a cui aderiscono anche artisti come Yves Klein, Christo, Mimmo Rotella, Arman… La prima mostra ha luogo a Milano, presso la Galleria Apollinaire, l’anno dopo a Parigi con la mostra A 40° au dessus de dada e nel 1962 alla Sidney Janis Gallery di New York con la mostra New Realism.
Negli anni ’60, i décollage di Villeglé cambiano forma, scegliendo il colore e l’immagine.
Ognuna delle sue opere porta il nome della strada da cui sono stati recuperati i manifesti utilizzati.
Nei primi anni 2000 ha cessato il lavoro di dècollage per via del peso dell’età che non gli permette più il massacrante lavoro di andare a strappare i manifesti.
Da allora si dedica alla scrittura e alla pittura e va in giro per il mondo a seguire le sue mostre.