Filippo de Pisis
Ferrara – 1896 / Milano – 1956
Luigi Filippo Tibertelli de Pisis, noto come Filippo de Pisis, è nato a Ferrara nel maggio del 1896.
Si dedica allo studio della pittura sotto la guida del maestro Odoardo Domenichini nella sua città natale. Nel 1916 si iscrive alla Facoltà di Lettere di Bologna e si laurea nel 1920. L’interesse e la passione per la pittura lo spingono a viaggiare molto e trasferirsi in varie città italiane ed europee alla ricerca di nuovi stimoli culturali.
A Roma frequenta la casa di Arturo Onofri e incontra Giovanni Comisso, con cui intesse una profonda amicizia. Sin dai primi mesi romani si dedica alla composizione di novelle che confluiranno nella raccolta La Città dalle Cento Meraviglie. Nel 1920 espone per la prima volta dei disegni e degli acquarelli accanto alle opere di de Chirico presso la galleria di Anton Giulio Bragaglia in Via dei Condotti. In questi anni che comincia ad affermarsi come pittore.
Il periodo parigino, iniziato nel marzo del 1925, coincide con la sua piena maturità artistica. Entra in contatto con Manet, Corot, Matisse e i Fauves. In seguito a una mostra personale a Milano nel 1926 presentata da Carrà alla saletta Lidel, riscontra un grande successo anche a Parigi con la sua personale alla Galerie au Sacre du Printemps presentata da De Chirico. Entra nel circolo degli artisti italiani a Parigi, un gruppo d’artisti che comprendeva Giorgio de Chirico, Massimo Campigli, Mario Tozzi etc.
Nel 1939, dopo un soggiorno londinese, che allarga il suo mercato, rientra in Italia stabilendosi a Milano. Si sposta in diverse città italiane: alla Galleria Firenze di Firenze, alla fine del 1941, viene organizzata la mostra “Filippo De Pisis” che comprende sessantuno oli. Nel 1944 si trasferisce a Venezia dove viene influenzato dalla pittura dei maestri veneziani del XVIII secolo e partecipa alla vita culturale della città. Dopo un breve soggiorno a Parigi tra il 1947 e il 1948, rientra in Italia con i primi sintomi di una malattia che si rivelerà fatale. Nella XXV Biennale di Venezia, la prima del dopoguerra, gli viene dedicata una sala personale con trenta opere.
Tra il 1954 e il 1955 viene trasferito all’ospedale psichiatrico di Villa Turro per il costante aggravarsi delle sue condizioni. De Pisis muore il 2 aprile 1956 a Milano in casa del fratello Francesco.